Una mostra fotografica al Jeu de Paume, nei giardini delle Tuileries.
Quartiere del Marais e una “soupe” da Korkarz in rue des Rosiers, shopping raffinato nelle stradine.
Museo Quai Branly di Jean Nouvel sulle Arti Primitive, direzione Tour Eiffel.
Arte contemporanea al Centre Pompidou, con pausa pranzo alla “Dame Tartine”, di fronte alle statue meccaniche colorate di Tinguely in piazzetta Igor Stravinsky.
Passeggiata lungo la Promenade Plantée, passerella sopraelevata da Bastille a Bois de Vincennes, circa 4 Km.
La rue Mouffetard tutta, con colazione o birra in Place de la Contrescarpe a seconda dell’ora in cui si arriva, lettura di una pagina di Philippe Delerm che lì abita, o ascolto di una canzone di suo figlio Vincent.
I “macarons” della caffetteria Ladurée (16, rue Royale) oppure quelli di Pierre Hermé (4, rue Cambon): wasabi et pamplemousse, mandarine et roses o abricot et pistache?
Giro a Belleville, se avete amato Pennac.
Cimitero del Père Lachaise con un fiore per Chopin, che se lo merita. Più facilmente una fragranza di cannabis vi condurrà alla tomba di Jim Morrison insieme ad altri fans.
Passeggiata nel Quartiere Latino, couscous o kebab nei vicoli.
A Montparnasse, 38, Rue de Sèvres, un viaggio intorno al mondo in un negozio incredibile “La plus grande Epicerie de Paris”.
Lungo la Senna un libro di altre mani da portarsi a casa.
Fotografie al Canal Saint Martin, in ogni stagione.
Le sculture muscolari di Rodin, 77, rue de Varenne.
Le mostre temporanee e gratuite, spesso molto interessanti, all’Hotel de Ville.
Musée d’Orsay, quella vecchia stazione.
Menu parigino per due al Café du Commerce – 51 rue du Commerce nel 15° arrondissement, zona Tour Eiffel.
Quartetti d’arco sotto i portici bassi della Place de Vosges.
Torta al rabarbaro della boulangerie di rue du Temple.
Due chiacchiere con Brian Spence all'”Abbey Bookshop” nel quartiere latino, tra i suoi mille libri in piedi e seduti.
La Galerie Vivienne e tutti gli altri incantevoli “passages” parigini, magari una cena indiana au Passage Brady.
Un tavolino qualsiasi a Monmartre sulla Place du Tertre per un caffè.
Una bambina in monopattino tra le colonne a strisce bianche e nere di Daniel Buren al Palais Royal.
Foto (B. De Vito): Parigi, Tramonto su Place de la Concorde, 2006
Ecco, mi hai fatto venire voglia e nostalgia di Parigi, lo aggiungo alla lista delle cose da fare quest’anno…. Bellissimo post! Ciao
Grazie colors! Facciamo la valigia e si va.
..però facciamo passo per passo tutto quello che hai scritto 🙂
Cara Badev, ma perche’ non mi hai detto che venivi a Parigi???? Sono a casa oggi a cercare di fare posto per la mamma di Amelie che dovrebbe avere la sua seconda bambina oggi o domani…. e io che mi sono rotta due costole cadendo a casa nell’innaffiare i fiori!!! Comunque giusto due paroline er dirti he sono d’accordo con te per questa guida di Parigi – per stranieri!!! perche’ la vita qui diventa un po’ schizofrenica….e sei stata fortunata con il tempo! Comunque brava, aspetto le foto! Penseri affettuosi, Sarah e’ partita questa mattina per Torino per un po’ di mare per Noah a Borghetto.
Cara Mariola, magari fossi a Parigi, sai che è la mia seconda casa! Sono solo i miei ricordi e suggerimenti messi in colonna per me e per eventuali viaggiatori che si trovino a passare di qua. Ti scrivo presto. Un bacio. E se vengo, ti avviso!
Anche a me parigi manca tanto e leggere queste righe mi ha fatto sognare di essere li…anche solo per un momento!!!
Ciao Fedecas, un abbraccio!
lavori al Touring Club ?
…sai che è un’idea? 😉
questo è da salvare nei preferiti (prendete anche me per il viaggio? parlo poco e mi faccio piccola piccola)
Cara Edp, non sto partendo per Parigi, ma in caso te lo farò sapere (un origami di vogatrice, dovrebbe essere leggero).
T’embrasse.
Ho letto il tuo post un po’ con il fiatone del giapponese che in tre giorni vuol vedere l’Italia intera. Non sono pigra ma a metà ti ho aspettata sui gradini di Montmartre. Perdonami Badev, mi stai anche molto simpatica. Forse sono io che non amo un granché Parigi. 🙂
E non ho nemmeno citato il Louvre! Era un elenco così pesante? Dev’essere una forma grave di idiosincrasia la tua, forse incurabile, siete pochissimi casi al mondo a non amarla. Che cosa vi ha fatto?
Non lo so se ti perdono 😉
Ti prego perdonami! 🙂 leggerò anche l’appendice del Louvre che mi spedirai in privato.:-) Parigi non mi ha fatto nulla e nemmeno i parigini. ci sono stata diverse volte. E’ che quell’amore, quell’attrazione bellissima che penso tu abbia provato non me l’ha suscitata come hanno fatto altre città. Praga, per esempio.
Allora ti perdono solo se mi fai il tuo elenchino di Praga, dove non sono ancora mai stata. Ciao!
Un’ottima e utile guida, la tua, grazie. Grazie anche per certe sommesse note poetiche, che hai sparso qua e là e che fanno sentire il profumo di quelle strade e l’eco di quelle voci.
Detto da te, grazie! Ciao Brunella!
Vorrei essere tanto bravo al punto da riuscire a tradurre in immagini fotografiche in bianco e nero tutte le situazioni e i luoghi che hai proposto. Per adesso mi accontenterò di costruirle nella mente.
Parigi l’ho scritta, ma l’ho anche tanto fotografata. Magari trovi qualcosa qui:
Poi mi dirai se si avvicinano a quelle che avevi in mente!
Grazie per essere passato di qua, ciao!
Poche cose le ho già vissute fra tutte quelle elencate nella miniguida qui sopra.
Inizio dunque già fin da ora con i – buoni – propositi per l’anno venturo, e uno di questi sarà di tornare a Parigi, con questo elenco di cose da fare.
Merci!
aurevoir mi ha fatto crepare
Vorrei andarci con te a Parigi!
“celo, celo, manca, celo, manca…”
Copio e incollo per la mia prossima fuga parigina.
Aspetto il seguito per completare l’elenco da stampare e portare con me!
😉
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