Mio cugino è nato e cresciuto a Roma ma, siccome a Roma non c’erano abbastanza facoltà per studiare all’Università, a diciannove anni se ne andò a Firenze.
Quando poi fu il momento di innamorarsi perdutamente, anche le ragazze italiane non gli bastarono e infatti scelse un’olandese con cui se ne andò all’estero, in Olanda per l’appunto.
Nat è dunque la mia cugina acquisita. E’ una persona che ha molti talenti e tra questi, al contrario di me, quello di cucinare magnificamente.
L’ultima volta che sono stata da loro, nella città lassù-lassù, ha tentato di insegnarmi a preparare un piatto locale molto tipico che si chiama “boerenkool”, una specie di amalgama di patate e cavolo che deve cuocere “senza fretta” (mancano dati scientifici sul tempo effettivo necessario alla cottura) e che al momento giusto va rimescolato più volte con un attrezzo di cui l’Olanda sembra non poter fare a meno, infatti non c’è casa che non ne possieda uno, e cioè questo (non chiamatelo schiacciapatate, perchè suona loro riduttivo) che mostro in figura:
Dato che oggi, pur essendo appena entrati nell’autunno, la temperatura ricordava quella dei Paesi Bassi, mi era venuta voglia di preparare il boerenkool, ma il problema qui ogni volta è lo stesso, trovare quel tipo di cavolo a foglie spesse che usano loro.
E’ andata più o meno così, via chat…
B. (entusiasta): “Nat, mi rimanderesti per piacere la ricetta del boerenkool?! Grazie mille! Io però lo farei con gli spinaci perchè quella vostra verdura con le foglie belle spesse qui non la trovo proprio…”
N. (come chi avesse udito nominare ingredienti deplorevoli): “Ma boerenkool senza boerenkool non è boerenkoolstampot! Con spinaci è imposibile perché non puó cucinare TANTO… invece boerenkool deve cucinare per un tempo ABBASTANZA LUNGO insieme con patate. Ecco, se cucinare spinaci con patate… penso tu fai una suppa…”
B.: 😦 (sconfitta)
N. (rilancio propositivo): “…però se vuoi una ricetta con spinaci…ho un ricetta di Marocco… buonissimo!”
B.: “Mi arrendo, Nat. Va bene, forse voglio la ricetta marocchina.”
N. (con quella perentorietà tipica nordica cui è difficilissimo controbattere): “Perchè boerenkoolstampot senza boerenkool…IMPOSSIBILE!”
B.: “Ok, cara, ho capito, andrò a cercare la cosa più simile al vostro cavolo. E la troverò.”
Magari domani. Che il boerenkool non si improvvisa, diobono.
P.S: Questo post è dedicato all’adorabile Nat e a tutte le persone straniere che hanno intersecato e intersecano la mia vita e che grazie alle loro differenze culturali mi insegnano a sentirmi più libera e serena su questo frammento di Geografia su cui tutti camminiamo e sgomitiamo.
Senza dirlo a Nat…prova con il cavolo nero!
Maria Ines, il tuo cavolo nero sta riscuotendo consensi unanimi, credo sarà la mia salvezza, domani lo cerco. Faremo il Blackool.
meraviglioso. d’altronde, hai presente un italiano che spiega la ricetta della pasta alla norma? 😉
Ho presente solo che quell’italiano non sarei io..! Ciao regista!
Cavolo nero? Però non è ancora stagione. Oppure le foglie tenere del broccolo! Come ti dicevo da Spersa, credo che abbiamo mezzo grado di separazione!
Cara Povna,
quel loro cavolo è tutt’altro che tenero, altro che broccoli…
Comunque adesso voglio capire la storia del mezzo grado di separazione! A prestissimo!
Ma infatti dico non il broccolo, ma le foglie del, che io uso al posto del cavolo nero quando non è ancora in stagione!
Io farei piuttosto un aperitivo al succo di fiori di sambuco. Con me. 🙂
O direttamente una sambuca allo smonto-notte? 😉
È che la sambuca ‘un mi garba.
Ma nemmeno a me, era per ridere.
Allora un mirto.
Epperò ha ragione lei: fai una zuppa di cipolle senza cipolle! 🙂
No, Pendolans, non faccio nemmeno quella…
Mi ha incuriosto questo boerenkoolstampot. A Capodanno vado ad Amsterdam, lo provero’!
Comunque hai ragione sul fatto di confrontarsi con altre culture, impagabile. Io vivo nel Regno Unito da 5 anni e, da allora, i miei orizzonti culinari si sono ampliati. Qui sono meno conservatori di noi italiani in fatto di cibo e si trova davvero di tutto 🙂
Lo stamppot è stamppot! http://stuffdutchpeoplelike.com/2012/01/20/stamppot/
“A dutch person’s best friend.”
E han detto tutto! 🙂
piuttosto che nutrirmi di cavolo mastico la carta.
Non hai gli enzimi per la carta (non li abbiamo, gli umani).
Oggi ho fatto Il Boerenkool con Cavolo Nero, ‘e si un sustituto buonissimo! XX
Brava Nat, a Natale lo rifacciamo!
Forse il merito è della salsiccia Extra magere Rookxorst…